Fra
3 giorni mercoledì prossimo 25 marzo 2020, Mina al secolo Maria
Mazzini, nata a Busto Arsizio, da genitori Cremonesi, spegnerà 80
candelline. Mina
nasce nel 1940, periodo in cui il padre Giacomo (Mino) Mazzini e la
madre Regina (Gina) Zoni, originari del Cremonese vivevano
temporaneamente nell'Altomilanese Bustocco. Quando Mina ha tre anni,
fanno ritorno a Cremona con residenza prima in via Cesare Battisti e
successivamente in Corso Mazzini. Poco tempo dopo il trasferimento
nasce Alfredo amatissimo fratello minore di Mina, che come la sorella
intraprenderà la carriera di cantante (con lo pseudonimo "Geronimo")
ma che morirà in un incidente stradale nel 1965 a soli ventidue
anni.
All'età
di tredici anni, il padre la iscrive alla Canottieri Baldesio,
società sportiva frequentata dalla buona borghesia cremonese.
Diventa una discreta nuotatrice, partecipa a diverse gare e in una
competizione regionale si classifica seconda. Proprio sul bordo della
piscina, intorno ai sedici anni, conosce il suo primo ragazzo,
Daniele Parolini, prestante terzino della Cremonese, che diventerà
poi cronista sportivo al Corriere della Sera. A infonderle l'amore
per la musica è sua nonna Amelia, cantante lirica, che insiste
affinché prenda lezioni di pianoforte, ma lo studio teorico non è
fatto per lei. Dopo aver concluso le scuole medie presso il collegio
di suore della Beata Vergine, inizia a frequentare l'Istituto tecnico
commerciale statale Beltrami, ma tale indirizzo non risponde alle sue
inclinazioni e alla fine del quarto anno lascia la scuola, volgendosi
a ciò che più la appassiona. Ha altri interessi, ama leggere,
soprattutto libri di fantascienza, ma cantare è ciò a cui si dedica
con più slancio e passione. Si esibisce già a scuola, su richiesta
dei compagni, nei momenti di ricreazione.
Una
notte dell'estate del 1958, quando la famiglia Mazzini si trova come
ogni anno per le vacanze a Forte dei Marmi, gli amici di Mina la
sfidano scherzosamente a salire sul palco della Bussola di Marina di
Pietrasanta, dopo che l'orchestra di Don Marino Barreto, cantante
cubano molto noto in quegli anni, ha finito di suonare. Lei accetta,
si fa dare il microfono dallo stesso Barreto e si esibisce senza
alcun imbarazzo. Il proprietario del locale, Sergio Bernardini, nelle
sere successive dovrà frenarla dal salire continuamente sul palco
per cantare. Mina nel 1958 è descritta come una deliziosa ragazza,
molto solitaria, apparentemente tranquilla e allo stesso tempo
irrequieta, estremamente sensibile, piena di entusiasmo e simpatia,
che celano in realtà una profonda timidezza e paura. È dotata di
una voce e di una musicalità fuori dal comune, coltivate
dall'ascolto di "mostri sacri" americani quali Frank
Sinatra, Sarah Vaughan, Ella Fitzgerald, Elvis Presley, e di una
gestualità stravagante che si accompagna perfettamente
all'innegabile e travolgente senso del ritmo. In quegli anni a
Cremona è presente un gruppo musicale che sta riscuotendo un certo
successo: gli "Happy Boys". La band, fondata nel 1949 da
Nino Donzelli, di cui fanno parte anche il fratello Renzo alla
chitarra, il pianista Giorgio Levi, il cantante-bassista Giacomo
"Micio" Masseroli e il batterista Fausto Coelli, diventa
ben presto famosa nelle balere della zona cremonese, nonché a
Mantova, Parma, Piacenza. In un afoso pomeriggio di fine agosto del
1958, il giorno dopo aver assistito a una loro esibizione al Circolo
Filodrammatici di Cremona, e dopo una sola settimana dalla sua prima
improvvisata esibizione alla Bussola, Mina si reca a casa di Nino e
Renzo Donzelli proponendosi come cantante. Una rapidissima
dimostrazione delle proprie doti vocali e i fratelli la accolgono
subito nel gruppo, che aveva già in programma varie serate nelle
balere della zona per i giorni successivi. La ragazza, desiderosa di
parteciparvi, prova per tutta la settimana e fa la sua prima
apparizione con gli Happy Boys il 14 settembre del 1958 a Croce Santo
Spirito, una frazione di Castelvetro Piacentino. Viene presentata con
il nome di "Mina Georgi" e il pubblico ne rimane
entusiasta. Il debutto vero e proprio avviene tuttavia qualche giorno
più tardi, il 23 settembre 1958 a Rivarolo del Re, comune del
cremonese: gli Happy Boys devono esibirsi alla serata finale della
rassegna insieme a due cantanti famosissimi in quel periodo, Natalino
Otto e Flo Sandon's, interpreti di molti successi e reduci da una
partecipazione al Festival di Sanremo. L'esibizione di Mina è
entusiasmante a tal punto che il pubblico chiede a gran voce il bis.
Tra gli organizzatori, se pur soddisfatti, c'è un certo imbarazzo,
poiché il bis era previsto per Natalino Otto e Flo Sandon's, i quali
se ne vanno un po' risentiti. Alcuni anni dopo Flo Sandon's
trovandosi ospite a Canzonissima e ricordando l'episodio con lei,
allora presentatrice della trasmissione, ammise pubblicamente:
«Quella volta tu, Mina, mi hai rovinato la serata». La stessa Mina
ha ricordato quella prima volta a Rivarolo sul quotidiano La Stampa
del 22 settembre 2008:
« Cinquant'anni
spaccati fa, una lungagnona col vestito da cocktail sottratto di
nascosto alla madre, saliva sul palco traballante di una balera
lombarda. Si ricorda che l'abito era blu e bianco. Lucido. Si ricorda
che dopo aver cantato la prima canzone, il titolo? no, è troppo, si
arrabbiò perché la gente applaudiva. «Io canto per me. Cosa
c'entrano loro?». Non aveva le idee chiare. O forse era troppo
lucida. Si ricorda che alla fine di quella primissima esperienza
scappò via perché i genitori non sapevano... non volevano. A
diciott'anni era d'obbligo ubbidire. Ma non l'aveva fatto. E doveva
correre a rimettere l'abito a posto il più in fretta possibile. Si
ricorda che poco dopo, dietro le sue insistenze, il padre aveva
convinto la madre a lasciarla fare: «Tanto, cosa vuoi, durerà
qualche settimana questa follia. Lasciamola fare». La lungagnona,
invece, è ancora qui che rompe le scatole con quel piccolo
meccanismo misterioso che sono le canzoni. Che lei ama e rispetta.
E... e... e la lungagnona non si ricorda altro. »
e
sul settimanale Vanity Fair del 5 ottobre 2011, ricordando Flo
Sandon's scrisse:
« Ho
un dolcissimo ricordo di Flo Sandon’s che ho visto la primissima
volta che sono salita su un palco. Lei e il marito, il grande
Natalino Otto, erano le star della serata. Io, sconosciutissima,
cantavo con un gruppo cremonese, per la prima volta, appunto. Eravamo
in una classica balera lombarda. Alla fine ricordo che mi dissero:
“Lei farà strada”. La prima cosa che mi stupì fu il fatto che
mi dessero del lei e poi pensai: "...Questi due ..son matti…". »
Davide
Matalon all'inizio è un po' titubante, ma viene convinto dal suo
consulente musicale Giulio Libano, che dopo aver ascoltato Mina ne
rimane colpito molto favorevolmente. Le fa quindi incidere quattro
canzoni: Be Bop a Lula e When con l'etichetta Broadway e con il nome
d'arte "Baby Gate"; Non partir e Malatia con l'etichetta
Italdisc e il nome reale Mina. In attesa di capire quale delle due
immagini artistiche avrebbe avuto maggior successo di pubblico, in
questa primissima fase della carriera, Mina e il suo alter ego Baby
Gate convivono sul mercato. Per saggiarne le potenzialità, Matalon
la fa partecipare alla Sei giorni della canzone, competizione canora
milanese ripresa dalla televisione. Il 1º dicembre 1958, Mina, con
il brano Proteggimi, partecipa alla serata inaugurale al Teatro
Smeraldo. Il presentatore è Corrado e l'ospite d'onore Mike
Bongiorno. Arriva seconda (alle spalle di Wera Nepy con Chiamami
autunno) e ottiene un successo travolgente. Matalon offre agli Happy
Boys l'occasione di una tournée in Turchia, ma c'è un imprevisto: i
genitori di Mina si oppongono, soprattutto il padre non vuole che la
figlia abbandoni definitivamente la scuola. Anche Fausto Coelli
decide di non partire per ragioni familiari. Rimasti a Cremona, Mina
e Fausto decidono di formare un nuovo gruppo e, insieme a Lino Pavesi
al sax, Lamberto "Memo" Fieschi al piano, Ermanno Scolari
al contrabbasso ed Enrico Grossi alla chitarra, fondano "i
Solitari". Il nuovo complesso debutta l'11 gennaio 1959 nella
tavernetta dell'Hotel Continental di Cremona e, forte della crescente
popolarità di Mina, riceve subito una serie di richieste dai locali
della zona, ma anche da fuori provincia, come il night club El Maroco
di Milano e l'Hotel Moresco di Ischia. Nel frattempo i due dischi di
Mina editi dalla Italdisc superano tutte le aspettative e in un'epoca
in cui vendere 70 000 copie è un'impresa eccezionale, i due 45
giri superano singolarmente la quota di 100 000. Matalon le fa
firmare un contratto di tre anni, fino al 1961, con l'impegno di
incidere entro l'anno due 45 giri, ossia 4 canzoni. Come di consueto
allora, i pezzi da incidere sono scelti tra le canzoni del Festival
di Sanremo di quell'anno. La scelta cade su Nessuno, un brano
melodico cantato da Wilma De Angelis. Mina con una verve
straordinaria ne stravolge la linearità cantandola in maniera
sincopata e in fortissimo. La prima interpretazione pubblica di
Nessuno nella nuova veste avviene poco tempo dopo a una nuova
edizione della Sei giorni della canzone, in un affollatissimo Palazzo
del Ghiaccio di Milano.Matalon aveva tentato più volte di far
partecipare artisti della sua casa discografica a programmi
televisivi senza mai riuscirci, con Mina invece arriva tutto
facilmente. Debutta in televisione il 1º marzo 1959, nella
seguitissima trasmissione Lascia o raddoppia? condotta da Mike
Bongiorno, sempre con il brano Nessun.Proprio in quegli anni vanno
affermandosi giovani cantanti come Adriano Celentano, Tony Dallara,
Giorgio Gaber, Betty Curtis, Joe Sentieri, Little Tony e altri, che
propongono in italiano la nuova musica americana: il rock and roll.
La stampa conia per loro il termine di urlatori. Il 4 aprile 1959
Mina viene chiamata a partecipare a una puntata de Il Musichiere di
Mario Riva dedicata agli urlatori: al centro della scena un juke-box
dal cui retro escono i cantanti; Mina canta ancora una volta il suo
successo del momento, Nessuno. L'ultimo 45 giri inciso come Baby Gate
è Splish Splash, presentato il 29 agosto 1959 nel programma Buone
vacanze. Successivamente lo pseudonimo viene abbandonato, vista
l'esplosione del fenomeno-Mina. Con Nessuno partecipa anche a
Canzonissima 1959, condotta da Delia Scala, Paolo Panelli e Nino
Manfredi, in cui duetta tra gli altri con Wilma De Angelis,
interprete originale della canzone, e successivamente con Tonina
Torrielli nel brano Tua, presentato al Sanremo di quell'anno da una
"scandalosa" Jula de Palma[41] e dalla stessa Torrielli.
Sempre nel 1959 arrivano i primi riconoscimenti: il "Juke Box
d'oro" e il "Microfono d'oro".
L’ultima
sua apparizione documentata dalla
stampa per le vie di Lugano risale alla primavera del 2010. «Oggi –
scriveva allora il
portale Ticinonews –
l’abbiamo
filmata mentre passeggiava in via Vegezzi. Ed è la Mina di sempre:
cappottone nero, guanti neri, borsa nera ed occhiali anche in una
splendente giornata di sole » . « I capelli rossi – aggiungeva il
sito web – sono raccolti in uno chignon. I passanti la riconoscono.
Si girano a guardarla. E sorridono. Lei niente. Avanti per la sua
strada. Come sempre».
(CONTINUA)
Nessun commento:
Posta un commento