ADDIO
ALLE SCENE
L'addio
alle scene era già stato annunciato da Mina nel 1972, anno in cui
per tutta l'estate aveva tenuto una serie di concerti accompagnata da
una grande orchestra composta da eccellenti musicisti (tra i quali
Gianni Basso e Oscar Valdambrini). Proprio alla Bussola di Marina di
Pietrasanta (nella serata del 16 settembre) viene registrato il
video-live Dalla Bussola, e di fatto questo rimane l'unico concerto
di Mina di cui esiste una ripresa filmata ufficiale. Nel 1973 esce il
doppio album Frutta e verdura/Amanti di valore, il primo costituito
da inediti (ad eccezione de La pioggia di marzo, brano composto da
Antônio Carlos Jobim), il secondo "a tema", con brani
scritti da Carlo Pes su testi di Franco Califano. Il successo arriva
subito, il disco scala infatti tutte le classifiche di vendita a
pochi giorni dalla pubblicazione, e in seguito, quando i due album
verranno separati, Frutta e verdura risulterà, con 1 000 000
di copie vendute, uno dei dischi di maggior successo incisi dalla
cantante. Nello stesso anno Mina riappare nei caroselli per la
Cedrata Tassoni, e fa un'unica apparizione televisiva in Hai visto
mai?, dove presenta il singolo Lamento d'amore. Nello stesso anno, si
verifica un evento tragico per la vita privata della cantante:
Virgilio Crocco, suo ex-marito e padre di Benedetta, rimasto un
grande amico in ottimi rapporti con Mina, muore l'8 ottobre investito
da un'auto a La Crosse, nel Wisconsin, mentre rientra in albergo in
compagnia di un amico. Le circostanze della vicenda non vennero mai
chiarite, si ipotizzò che fosse stato un pirata della strada alla
guida della vettura, o addirittura un gesto intenzionale in quanto il
giornalista in quel periodo stava indagando riguardo ad alcuni fatti
scottanti. Mina non parlò mai in alcun modo pubblicamente
dell'accaduto. Nel 1974 esce Baby Gate (abbinato a Mina), che
ripropone nel titolo il nome della "prima Mina"; il disco
raccoglie una selezione di brani degli anni cinquanta per la più
parte americani, da sempre amati dalla cantante. Particolare cura
viene riservata agli arrangiamenti, allo scopo di mantenere intatte
le atmosfere e le sonorità d'epoca. Grandi vendite anche per questo
album, che raggiungerà quota 600.000. Il 1974 è anche l'anno del
suo ultimo show televisivo, Milleluci, condotto con al fianco
un'allora emergente Raffaella Carrà. Poco tempo prima della
trasmissione Mina aveva dichiarato in un'intervista: «Sono stata
molto male, dopo Milleluci non canterò più», infatti sua è la
sigla finale Non gioco più, nel cui testo sembra esserci un presagio
al suo imminente ritiro. L'addio televisivo avviene in grande stile,
infatti questo programma può essere definito l'ultimo grande show
della televisione italiana a cui partecipa. Il ritiro dal video
appare definitivo, anche se la radio la vede ancora partecipare a
Gran Varietà nel 1979. Nel 1975 Mina incide un brano considerato a
tutt'oggi tra i più rappresentativi della sua discografia:
L'importante è finire. Quando viene pubblicato ha la "vita
difficile", a causa del testo scritto del cantautore Cristiano
Malgioglio, ritenuto troppo osé dai dirigenti della RAI che lo
censurano per qualche tempo. Nel 1976, in diretta da uno studio di
registrazione di Roma, presenta Colpa mia nel corso della
trasmissione della Svizzera Italiana Dal Ticino con simpatia. La
sigla finale del programma Mille e una luce (estate 1978), in cui
Mina canta Ancora ancora ancora in modo particolarmente ammiccante
(anche in questa occasione interviene la censura, con la riduzione
dei particolari sulla bocca), è ufficialmente la sua ultima
apparizione televisiva. L'importante è finire e Ancora ancora
ancora, scritte per lei da Cristiano Malgioglio, vengono quindi
portate al successo da una Mina sempre meno visibile sui teleschermi,
ma sempre più libera, audace nelle proprie scelte musicali e nella
gestione della sua carriera di cantante.
Poi
il 23 agosto 1978, quell'ultimo leggendario concerto alla Bussola di
Marina di Pietrasanta.
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