Un
Humphrey Bogart, duro ma giusto, con l' indimenticabile battuta - “
Questa è la stampa, bellezza. E tu non ci puoi fare niente” - che
pronuncia al telefono sul rumore delle rotative, fiero di aver
salvato il giornale che dirige. Altri tempi, allora quando vidi per
la prima volta quel film ero giovanissimo, pieno di entusiasmo e mi
feci trasportare dal sapore romantico, di quel quel dialogo, in cui
il bene ed il male erano facilmente riconoscibili. Diversi anni dopo
feci la scoperta, nella versione nostrana, il
boss della malavita – personaggio chiave oggetto dell'inchiesta
giornalistica di Humphrey Bogart – era Rodzich un malavitoso che
veniva presentato come venuto dall'Est Europa, vista allora come il
demonio. In realtà scopersi inconfutabilmente che nella versione
originale, si trattava dell'Italiano di origine Siciliana Rienzi. Già
fu un vera delusione. Io mi ero costruito, la carriera di
giornalista, su quel mito. Prima come semplice cronista, poi
attraverso i diversi gradi ero diventato editorialista. Certo mi ero
reso conto, anche prima di tale scoperta, che il mondo del
giornalismo non era tutto rose e fiori. Ma io ero ancorato a
quell'immagine e quanto mi succedeva attorno, me lo facevo scivolare
addosso e tiravo dritto senza curarmene più di tanto. Da quel giorno
in cui appresi tale inganno, si ruppe qualcosa dentro di me. Ma nulla
cambiò, nel mio comportamento sociale, capii così a poco a poco,
che l'importante era non darlo a vedere. Mi sentivo male dentro, ma
visto che il successo apparente non era intaccato, non ci diedi il
giusto peso.
Passaggio
di testimone in Gedi dalla Cir della famiglia De Benedetti alla Exor
della famiglia Agnelli e cambio al vertice dei due principali
quotidiani del gruppo. Con il formale trasferimento del 43,78% delle
azioni, ieri si è insediato il nuovo consiglio di amministrazione
che vede John Elkann presidente. Maurizio Molinari, attuale direttore
de La Stampa, diventa direttore di Repubblica al posto di Carlo
Verdelli, nonché direttore editoriale del gruppo, mentre Massimo
Giannini, direttore di Radio Capital, passa alla direzione del
quotidiano torinese e di Gnn, il network dei giornali locali. Mattia
Feltri è nominato direttore dell’Huffington Post.
Mi
era arrivato il messaggio su Whatsapp, il giorno di Pasquetta era il
13 aprile 2020, mentre eravamo in pieno lockdown per il Covid 19.
Subito chiamai, per complimentarmi, questo era l'iter formale
previsto in questa casistica. Ma era un modo sottile, per cominciare
a capire quale sarebbe stato il mio ruolo futuro.
Il
presidente Elkann ci ha assicurato: «Le decisioni che abbiamo preso
definiscono le basi di un’organizzazione chiara e coesa, premessa
indispensabile per raggiungere i traguardi ambiziosi che ci siamo
dati. Ci aspetta un percorso impegnativo e straordinario: con
coraggio e con senso di responsabilità, abbiamo scelto di
abbracciare l’innovazione e la trasformazione digitale per scrivere
insieme il futuro del giornalismo e dell’intrattenimento di
qualità. I principi che sono all’origine del nostro gruppo non
cambieranno: continueremo a difendere la libertà di espressione e a
impegnarci per garantire un’informazione responsabile e libera da
qualunque condizionamento. I valori di sempre insieme a nuove idee
saranno la nostra forza, oltre che il punto di riferimento per tutte
le persone che lavorano in Gedi».
Mi
fu immediatamente detto, che per quanto mi riguardava, sarei passato
a collaborare con La Repubblica, che sarebbe diventata la testata
ammiraglia. Come sempre, presi atto, in fondo era un ulteriore salto
di qualità. In questo momento difficile, in cui larga parte del
paese, sarebbe crollato sotto la scure della preesistente crisi ora
aggravata dall'arrivo del virus, meglio non mi sarebbe potuta andare.
Il gruppo Gedi Gruppo Editoriale era uno dei principali operatori
italiani nel settore dei media, attivo nelle seguenti aree di
business: stampa, radio, pubblicità e digitale. Era editore di la
Repubblica, La Stampa, Il Secolo XIX, 13 testate locali, il
settimanale l’Espresso e altri periodici. Fanno parte del gruppo
anche 3 emittenti radiofoniche nazionali (Radio Deejay, Radio
Capital, m2o). Gedi opera, inoltre, nel settore internet e raccoglie
la pubblicità tramite la concessionaria Manzoni.
Mi
sentivo nonostante tutto al sicuro, ancora una volta ero dalla parte
giusta “Quella del più forte soggetto, che c'era sul mercato”.
Perché il tradizionale concorrente, il gruppo RCS, stava per
celebrare l'annuale assemblea, venendo da un anno particolarmente
difficile, ed il resto del 2020, si presentava terrificante. Urbano
Cairo, il condottiero del gruppo, era ora in una condizione che
metteva a dura prova il suo tradizionale ottimismo di editore e di
mago nella raccolta pubblicitaria. Lo stop al Giro d'Italia, lo stop
al campionato di calcio e l'azzeramento estivo delle Olimpiadi,
avrebbero affondato la sua Gazzetta dello Sport. Ora Maurizio
Molinari, forte dell'esperienza molto positiva della Stampa, passando
alla direzione de La Repubblica, avrebbe portato l'attacco al cuore
del Corriere della Sera.
Quella
sera, solo, con quell'ultimo goccio di rosso, che mi era rimasto sul
fondo del bicchiere, non brindai affatto, mi dissi soltanto:
-
Come sei cambiato!