Da "Lieu", luogo e "Ban" bando, gìà proprio così un luogo da mettere al bando. Possibilmente da evitare da chi in questo territorio è radicato da sempre o quantomeno risiede nelle immediate vicinanze, ma ne ha perso il controllo. Lì ora risiedono i "banditi". La vicenda di quei due ragazzi, Bouna Traorè e Zayed Benna fu emblematica, la classica goccia che fece traboccare il vaso. I due ragazzini eran cresciuti lì nella periferia degradata a nord di Parigi, ed in quella notte d'autunno 2005, stavano tornando a casa da una partita furono inseguiti e braccati dai poliziotti. Si nascosero nella piccola centrale elettrica che trovarono come primo rifugio, i poliziotti si disse allora li incalzarono, loro al buio indietreggiarono, rimanendo folgorati all'istante su quei fili scoperti alle loro spalle.
All'indomani a caldo il cordoglio fu generalizzato, ma loro due non c'erano più ed il terzo compagno rimase in vita per miracolo, ma segnato per sempre dalle ustioni riportate . Il ministro dell'Interno era Nicolas Sarkozy, tolleranza zero, era la sua consegna alle forze dell'ordine. Focolai e disordini erano scoppiati da qualche tempo nei sobborghi periferici sia di Parigi che di altre città. La vicenda dei due ragazzi alimentò nuovi disordini, fu come gettare benzina sul fuoco, una vera e propria rivolta nelle periferie, a ferro e fuoco non solo le Banlieues Parigine, ma anche le aree disagiate di altre città Francesi e per intere settimane.
Jacques Chirac ed il suo governo di centro erano stretti tra i rivoltosi ed i sostenitori di Jean Mary Le Pen padre padrone del Fronte Nazionale creato nei primi anni 70 sull'onda nostalgica di Vichy. Poi consacrato "spauracchio dei moderati" alle presidenziali del 2002 (complice la defaillance socialista), a secondo partito Francese.
Per mostrarsi credibili e non crollare in vista di nuove elezioni, Chirac e soci, furono praticamente costretti ad usare il pugno duro verso le frange di banditi additate da Le Pen.
Nicolas Sarkozy, sostenne in quell'occasione che i ragazzi non furono inseguiti, ma che la polizia fu chiamata sul posto per sventare un furto. Ora dopo molti anni, nel maggio 2015 Stephanie Klein e Sebastien Gallemin, i due poliziotti accusati di non aver portato soccorso ai ragazzi nella centrale elettrica sono stati assolti. La decisione del tribunale di Rennes è stata presa al di là delle dichiarazioni di parte e della testimonianza di Muhittin Altun che era con i due ragazzi nella centrale e pur ustionato gravemente si salvo'. La sentenza però è scaturita sulla base delle registrazioni del colloquio via radio tra la centralinista Stephanie Klein e l'agente Gallemin intento all'inseguimento dei ragazzi."Se entrano in quella cabina, non scommetto sulla loro vita". Disse ad un certo punto l'agente via radio alla collega in centrale. Successivamente incalzato dall'accusa aggiustò il tiro. In aula singhiozzando affermo' "Io non li visti entrare nella centrale,..... quando ho chiamato Stephanie,..... ho solamente osservato che correvano in quella direzione ed ho con quella frase sottolineato il rischio che correvano...io e Stephanie non ci siamo.....affatto sottratti al nostro dovere ".
Il 18 maggio 2015, giorno dell'assoluzione dei poliziotti, Marine Le Pen, figlia di Jean Marie, nuova leader e patron da qualche anno, del Fronte Nazionale, ha twittato "Aujoud'hui Justice a etè rendue".
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