sabato 17 maggio 2014

INDIA: LA PIU' GRANDE DEMOCRAZIA VOLTA PAGINA

Come il fior di loto cresce puro, pur mettendo le radici tra il fango, Narendra Modi sbaraglia i Ghandi spazzandoli letteralmente via. Questi i risultati pur ancora parziali emersi dalla tornata elettorale Indiana svoltasi a partire dal 7 aprile e terminata il 12 maggio. 
Oltre le più rosee previsioni, il partito di Modi ha conquistato 285 seggi, superando di 13 la maggioranza assoluta al Lok Sabha, la Camera bassa del Parlamento. Se si considera l’intera coalizione di centro-destra guidata dal Bjp, i seggi salgono a 335. Il Congresso di Rahul Gandhi e della madre Sonia crolla invece da 206 a 48 seggi: il peggior risultato della sua storia parlamentare. In totale per la coalizione di centro-sinistra solo 62 deputati, contro i precedenti 231. Nel primo intervento pubblico dopo la diffusione dei dati, Modi ha ringraziato i suoi elettori a Vadodara, capitale culturale del Gujarat: «Sarò il “Mazdoor” (operaio infaticabile) numero 1, lavorerò per il progresso dell’India». 



In un Paese in cui le decisioni vengono raramente realizzate, Modi punterà a costringere — almeno dove ha il potere di farlo — l’apparato e la burocrazia a metterle in pratica. Il suo stile autoritario, da accentratore, e la sua insofferenza per le tortuosità del processo democratico renderanno l’India un poco più cinese. Modi ha detto che «non ci sono nemici in politica e democrazia», che sarà il primo ministro di tutti e che ora «si prepara una nuova generazione» . La tendenza nazionalista del nuovo governo di Delhi va a rafforzare quella già presente nella regione, in Giappone e Cina. Modi, però, sarà probabilmente guidato, anche negli affari internazionali, più dall’economia e dal business che dall’ideologia: la politica estera seguirà parecchio le rotte del commercio indiano. Per noi Italiani, questo cambio al vertice, potrebbe essere l'occasione per portare ad una soluzione la questione dei nostri due Maro'. Con i Ghandi al potere, nonostante l'origine Italiana di Sonia finora nessun passo concreto è stato fatto. Ora che ne sarà di loro, magari chissà se sono pragmatici come si professa il loro leader, una soluzione si troverà?

domenica 11 maggio 2014

L'EX DRUG QUEEN SBARAGLIA GLI AVVERSARI ALL'EUROFESTIVAL

Rientrato a casa dopo una bella passeggiata nel centro storico, accendo la tv e dopo il solito zapping mi sintonizzo sul secondo trasmettono l'Eurofestival. Presentano Nicola Savino e Linus, tra una battuta e l' altra sui concorrenti, ce la faccio a stento a rimanere sveglio. Arriva il turno dell'Austria viene annunciata Conchita Wurst il titolo della canzone in Inglese “Rise like a phoenix”. Fin qui nulla di eccezionale tutti cantano in Inglese "mi son detto" per avere un raggio d'azione più vasto.  Ma la nostra si presenta in scena e con "mia grande sorpresa" e qui mi sveglio di colpo noto la sua folta barba sul viso contornato da lunghi e dritti capelli.

Intorno a mezzanotte sono sveglissimo, quando iniziano a comunicare le votazioni paese dopo paese,  si conferma il successo dell'ex Drug Queen Tom Neurwirth ora appunto ribattezzatasi Conchita Wurth.


Apprendo inoltre che non è transessuale, dice di non voler diventare una donna, si definisce gender-neutral – ma preferisce per sé i pronomi femminili, e sembra alimentare volutamente una certa confusione e incertezza riguardo la sua identità di genere. Sul suo sito spiega come mai abbia deciso di creare il personaggio di Conchita Wurst, che definisce «semplicemente una cantante in un abito formidabile, capelli perfetti e una bella barba». Aggiungendo che in Germania e Austria «la parola “wurst” viene usata per dire “non me ne importa niente”, “non è importante”. E questo è quello che voglio comunicare: non importa da dove vieni o quale sia il tuo aspetto». Il primo nome, invece, le è stato suggerito da un’amica cubana alla quale aveva chiesto il tipico nome della ragazza sexy con cui tutti vorrebbero uscire: Conchita. Il suo nome, spiega Conchita nel video, ha anche un secondo significato al quale non aveva inizialmente pensato: la parola “wurst” viene usata anche per indicare il pene, la parola “Conchita” viene usata anche per indicare la vagina. Infine nel sito conclude che"  tutti dovrebbero potere vivere la loro vita come la vogliono fin tanto che nessun altro viene ferito o limitato nella sua vita".