domenica 14 giugno 2020

LA SPOSA BAMBINA

"Aveva 12 anni, in Africa è così. L'avevo regolarmente sposata nel senso che l'avevo comprata dal padre. Mi portava la biancheria pulita".
Una storia del 1969 torna di grande attualità e riguarda un principe del nostro giornalismo nazionale contemporaneo, Indro Montanelli. La sua statua nel parco Milanese tra le Vie Palestro e Manin è stata imbrattata ed oltraggiata nel nome di questo nuovo trend iconoclasta che si sta affermando ormai a tutte le latitudini.
Quella sera in uno studio televisivo con queste parole Montanelli spiega che molti anni prima nel 1936, si era arruolato volontario nella guerra d'invasione dell'Etiopia (partecipò ai combattimenti per alcuni mesi per poi prestare servizio presso l'Ufficio Stampa e Propaganda).
Mi limitai a seguire l'usanza degli Ascari il corpo militare Eritreo, si combatteva e nel tempo libero, ci si trovava con la moglie acquisita sul posto.
Ma Gianni Bisiach il curatore di quel programma aveva invitato in studio, come contraltare al già arcinoto e allora editorialista del Corriere della Sera, una combattiva femminista, peraltro nativa dell'Asmara, che aveva vissuto in Africa i primi trent'anni ed era giunta in Italia a Roma solo nel 1962. Elvira Banotti, giornalista e scrittrice, fondatrice del gruppo di Rivolta Femminile (autrice del libro "La sfida femminile. Maternità e aborto").
Alle affermazioni fatte da Montanelli, la donna lo attacca e lo mette in imbarazzo, accusandolo senza mezzi termini di violenza carnale:
-A 25 anni non si è preoccupato affatto di violentare una ragazza di 12, dicendo "In Africa queste cose le fanno". Come intende i suoi rapporti con le donne, date queste sue affermazioni? In Europa eviterebbe di violentare una bambina. Io ho vissuto in Africa, il vostro era il rapporto violento di un colonialista che si impossessa della ragazza di 12 anni. I militari hanno fatto le stesse cose ovunque sono stati vincitori. La Storia è piena di queste situazioni.

Ma poi l'episodio rimane lì, come isolato, i tempi stanno cambiando, sono gli anni della conquiste sociali del divorzio e si comincia a parlare di aborto, ma ancora forte è il radicamento al vecchio modello sociale misogino e maschilista.
Passa il tempo, il vento ora e' cambiato, le ragioni femminili vanno ormai affermandosi a tutti i livelli e lui come per sfida, ritorna sull'argomento:
In quegli anni Etiopici era importante trovare una compagna intatta, prima di tutto per ragioni sanitarie. Devo dire che faticai molto a superare il suo odore, dovuto al sego di capra con cui erano intrisi i suoi capelli.
Raccontò infine:
dopo la guerra uno dei miei tre ascari mi chiese di sposare Destá (così si chiamava la ragazza). Diedi la mia benedizione e quando tornai in Etiopia nel 1952, rividi Destà ed il marito avevano 3 figli ed il primogenito si chiamava Indro.
.......Nel parco Milanese tra le Vie Palestro e Manin una mano anonima ora ha rovesciato diversi barattoli di vernice sulla Statua che commemora Montanelli ed un graffito scuro sul piedistallo sentenzia:
RAZZISTA
STUPRATORE


giovedì 11 giugno 2020

Chissà forse ci salverà....quella sporca donnina

Secondo il sito Escort Advisor, l’80 per cento delle escort ha scelto di non lavorare durante il lockdown, mentre dal quattro maggio hanno ripreso quasi tutte, richieste come non mai. Vuoi vedere che, quando i dati sui divorzi dati in forte aumento, saranno più affidabili scopriremo che era tutto rumore per nulla, e che lor signori ci hanno ripensato, e se ne staranno buoni a casa con le dilette mogli, perché a calmarli ci avranno pensato loro, le puttane?
In un reportage che sarebbe bello mostrare a reti unificate (“Coronavirus, viaggio nel mondo delle sex worker”), una prostituta dice a un certo punto di guadagnare 15 mila euro al mese, e di essere ricca perché non paga le tasse, che verserebbe molto volentieri se lo stato italiano glielo consentisse. Su questo, il governo potrebbe prendere lo spunto, caso mai i piani di Colao e gli Stati Generali non dovessero essere sufficienti?